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Casa Saporito
Toni Saporito e gli akita: una storia d’amore
L’amore per il Giappone iniziò nel 1973, quando a nove anni iniziai a praticare le arti marziali, nello specifico il judo. Da quel momento fu quasi inevitabile, per me, sviluppare un interesse crescente per ogni aspetto di quel paese. Così, in breve tempo arrivai a conoscere la splendida razza di cani denominata akita.
Nel 1986 acquistai il mio primo akita, un esemplare molto bello, sebbene avesse nel suo sangue un misto di linee giapponesi e americane. Ma bastò per darmi l’impulso a fondare Casa Saporito, il mio allevamento di akita, a Givoletto, alle porte di Torino.
Da quel momento la passione per l’akita giapponese divenne sempre più forte, e sebbene avessi già ottenuto ottimi risultati con le linee presenti in allevamento, nel 1992 riuscii a realizzare finalmente il mio sogno: infatti, a seguito del mio primo viaggio in Giappone per seguire gli allenamenti al Kodokan di Tokyo, il tempio del judo, mi organizzai per trascorrere le ore libere facendo ricerche sugli akita. In questo modo mi fu possibile conoscere Mr Shirai, uno dei più grandi allevatori di akita del Giappone di quel periodo.
Mr Shirai fu molto colpito dalla mia passione per una razza canina considerata tesoro nazionale in patria, ma assai poco nota fuori dal territorio giapponese. Decise allora di prendermi sotto la sua ala protettiva insegnandomi tutto ciò che conosceva sull’akita. Per me fu una scuola di straordinario valore, date le immense conoscenze di Mr Shirai.
Nel corso di quel viaggio acquistai i miei primi due esemplari di akita giapponesi, Guryu e Masaru. Da quel momento si moltiplicarono i viaggi e con essi le importazioni.
A Guryu, Masaru si affiancarono, un po’ alla volta, a Casa Saporito, cani come Ai hime, Of Musashi Haiva, Koun e soprattutto Suzaku, campionessa di Tokio 2005, celebre poiché per la prima volta un occidentale presentava sul ring di Tokyo un esemplare giapponese: fu davvero una immensa soddisfazione per me. Poi arrivarono esemplari come Bizen, Rikyiou, Sekium, Fukutarou, cani che in quegli anni, dal 1993 al 2005, fecero la storia della razza akita,
Il 2005 segnò la svolta per Casa Saporito. Con enormi sacrifici iniziarono i lavori per il nuovo allevamento. La scelta portò immensi benefici sia per gli akita e sia per gli shiba, che da quel momento entrarono a pieno titolo nell’allevamento. E i risultati furono subito prestigiosi, grazie all’importazione di esemplari come Takashi, , Kokurin, e tanti altri che sui ring internazionali si sono fregiati di titoli importantissimi.
Oggi l’allevamento Casa Saporito è una realtà solida e riconosciuta ai più alti livelli. Può contare su circa novanta soggetti riproduttori, cento box di cui quindici adibiti a nursery riscaldate e dieci aree verdi per un totale di circa diecimila metri quadrati. Inoltre si avvale del contributo di quattro collaboratori cinofili, di un medico veterinario fisso all’interno della struttura e della collaborazione di altri cinque medici veterinari di altissimo livello. Concludono il quadro una moderna sala di toelettatura, una sala d’attesa e gli uffici amministrativi.
Casa Saporito ha ottenuto, in questi quasi trenta anni di esperienza, innumerevoli premi e titoli in esposizioni canine, ed è stata onorata di importanti riconoscimenti, sia per noi e sia per i nostri clienti, con campioni del mondo, campioni italiani, campioni francesi, decine di campioni europei.
Ed è con orgoglio che possiamo affermare che Casa Saporito è il più grande allevamento del mondo di akita e shiba, per struttura, per qualità dei cani, per organizzazione e per servizi forniti ai nostri clienti, che diventano immancabilmente non soltanto amici, ma parte viva della grande famiglia di Casa Saporito.
Last update
Nov. 10, 2019